CALENDARIO 2025

Parte delle offerte raccolte con il calendario ci aiuteranno a continuare a costruire il nostro Atlante Emozionale collettivo.

Non sai cos’è il progetto Atlante Emozionale? Atlante Emozionale è il progetto che ci sta impegnando in questi anni e che abbiamo costruito insieme a Luana Bigioni, danzatrice e Danzaterapeuta Clinica APID®, e a Rosy Sinicropi, fotografa e facilitatrice del metodo SPEX di Cristina Nuñez 

DanzaMovimentoTerapia e Fotografia accompagnano a esplorare le emozioni attraverso l’uso del corpo, costruiscono la Convivenza delle Differenze e facilitano la cura di sé, perseguendo il benessere di tutti a tutte le età. È un viaggio comune di crescita per essere comunità…per essere liberi! 

Negli anni come Free Tribe ci siamo occupate di donne, violenza di genere e femminismo: lo abbiamo scritto anche nel nostro Statuto. Per questo abbiamo realizzato questo calendario insieme al Centro Antiviolenza e parte delle offerte sosterrà anche il Centro. 

Il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese, gestito da Cooperativa Sociale Irene, ha compiuto nel 2024 cinque anni di servizio. Il centro lavora con i comuni dell’area nord della provincia di Novara, offrendo un servizio di supporto alla donna vittima di violenza e ai figli e figlie della donna, spesso minori. 

Il Centro offre un servizio anonimo e gratuito rivolto alle donne, ha una linea telefonica attiva h24 collegata al 1522, numero nazionale anti violenza e stalking. All’interno della torretta confiscata alla mafia, dove ha sede a Borgomanero, delle operatrici formate, ascoltano le donne per supportarle e accoglierle, le operatrici antiviolenza si avvalgono di avvocate e psicologhe formate anche loro per supportare la donna. In Regione Piemonte la donna che denuncia i maltrattamenti in famiglia ha la possibilità di accedere ad un fondo che copre le spese legali. 

Il lavoro è complesso perché spesso le situazioni sembrano ingestibili e sfuggenti, è quindi fondamentale il lavoro di rete: con le istituzioni per il lavoro in emergenza e dall’altro lato il lavoro di cambiamento con la società civile. 

Oltre al lavoro molto concreto di sostegno alle donne, in parallelo il Centro antiviolenza porta avanti dei progetti di prevenzione alla violenza, con le scuole e la cittadinanza. Un lavoro di riflessione e cambiamento che ci teniamo a portare avanti perché siamo consapevoli che la violenza deriva da una lunga tradizione di rapporti di forza diseguali fra uomini e donne, situazione che conduce a una dominazione degli uomini sulle donne e alla discriminazione di queste ultime, che impedisce a loro di emanciparsi pienamente. C’è una continuità forte fra violenza e discriminazioni: la violenza serve a mantenere le discriminazioni. Se non ci fossero le discriminazioni non ci sarebbe neanche la violenza, così come la conosciamo e la vediamo sulle pagine dei giornali, e questo non lo diciamo noi, lo dice l’ONU!